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lunedì 15 agosto 2011

leggera brezza che ti sveglia al mattino...(parte 2)

Eccomi di nuovo tra di voi... Mi sembra quasi d'esser mamma rondine al ritorno dal giro raccolta vermi che si ritrova a dover sfamare gli insaziabili (rondinelli???) uccellini, ovviamente non è cattiva ironia!

Insomma tornando a noi...
...ricordo, dopo la corsa stremante contro il tempo di quasi 2 ore e 30, dopo aver vagato per Venezia bevendo sette mila caffè, che corrispondono all'incirca col numero di bar in cui ho chiesto informazioni, (ovviamente da cortese ma disperato e non si doveva vedere ricercatore d'informazioni, dovevo pur acquistare qualcosa) arrivo dopo qualche ponte, qualche svolta a destra ed una a sinistra, perchè ricordo, era una sola...
...mi spunta questo edificio orribile, pieno di graffiti e, studenti... si si! Erano proprio studenti, allora chiedo come potevo arrivare alla "baum"... un gesto solo, che mi indicava che ero arrivato.
Il cuore batteva come un martello pneumatico in mano ad un operaio di cantiere, mi avvicino a passi e lenti tremanti alla porta d'entrata, timoroso di cosa sarebbe potuto succedere, ma non troppo.
Ci credevo! Eccome!
E trovo gli amici, li saluto e du minuti più tardi Lei arriva...
Incredula lei, incredulo io... Dottoressa... Nemmeno un fiore avevo con me, ma un terriccio con tutte le proprietà per farli crescere...
Vedevo la felicità nei suoi occhi, ero felice io...stronzo come sono, stavo vivendo e rendendo possibile il primo film romantico della mia vita...

La giornata è poi continuata e si è conclusa proprio come nei bei film...

Il giorno prima intanto avevo deciso e già accordato per passare una nuova stagione estiva nel veneziano...


domenica 7 agosto 2011

leggera brezza che ti sveglia al mattino...

...come la brezza leggera del mattino, che accarezzandoti il viso ti risveglia dolcemente, interrompendo il sonno che ti separa da una sbronza allucinante presa la notte prima.
Meno dolce è rendersi conto di essere distesi sulla spiaggia, senza una scarpa, il sole che ti brucia, e mentre ti passi la mano tra i capelli intrisi di sabbia e sudore ti rendi conto di essere ancora stordito e che i ricordi sono molto labili...

E' un po' come la spolverata che sto dando a questo blog scrivendo un nuovo post dopo quasi 8 mesi; Periodo trascorso tanto velocemente, quanto lentamente, un susseguirsi continuo di fatti belli e meno belli che mi fa partire da Londra e mi fa arrivare fino a qui... nella sperduta e tranquilla Ca' Savio.

Ricordo di avere promesso un video ai (pochi, ma almeno c'erano) fedeli lettori di queste righe di codice, in cui raccontavo tutto il treno che mi ha scombussolato ma colorito la vita londinese. Mi devo scusare per non averlo mai fatto.

Ma torniamo a noi! Una persona mi suggerisce sempre e continuamente di tornare a scrivere, perchè adora(va) leggere i miei "scritti" ed una dedica è d'obbligo, Nicole.
Così sono qui, felice di battere i tasti per raccontarvi com'è finita a Londra.

Correvano i primi di febbraio, ed io cominciavo ad organizzare la mia stagione estiva nel lato lavoro. Si presentarono 3 offerte che mi potevano far luccicare gli occhi. Ognuna per un motivo diverso, Ibiza per i festaioli è il sogno e lavorarci per un bartender è una chicca! Monaco, le principat...costa azzurra, sole e mare in una cornice di donne e motori. Consigliato da tutti i miei colleghi francesi, per la possibilità di fare soldi e carriera. Infine... ricadiamo in basso, sotto ai riflettori che stanno illuminando le altre 2 mete, Ca' Savio, 10km da Jesolo in provincia di Venezia. Paese tranquillo, così tanto che ci sta solo un locale serio, il Sound Beach (dove ho già lavorato nel 2010).
Per settimane c'è stata una crisi interiore...
...ma ho scelto alla fine Ca' Savio...

Vi domanderete il perchè...immagino che stiate imprecando il papa... :)

Tutto per una persona...ed è qui che il film ha inizio...

...dato che Lei è salita a Londra da me been 3 volte, era giusto che io scendessi in italia almeno una volta per vederla... Acquistai il volo e presi per le vacanze con l'intenzione di fare una sorpresa anke ai miei genitori.
Arrivato a Venezia, tutto splendido, ho passato dei giorni bellissimi e venne il giorno di tornare a Vicenza.
Qui un problema, dimenticato il telefono a Venezia ho fatto un errore tremendo...
colei per cui sono tornato, ha letto dei messaggi, che nel telefono di una persona seria non ci sarebbero dovuti essere...

-F-I-N-I-T-A-

Come un fulmine a ciel sereno, mi ha colpito. Era finita quella stranissima storia, nata nel modo più disparato. Sono stati momenti di assoluta tristezza. Li i miei piani si sono scoinvolti tanto che il giorno prima di riprendere il volo per Londra, mi son ritrovato dopo esser stato sbattuto fuori di casa, a vagare per venezia alla disperata ricerca di qualcuno che mi vendesse dei fiori...trovati, acquistati e consegnati a casa!
E li mi scattò la scintilla...non la potevo perdere per un cazzo di lavoro a Londra! No! Il giorno seguente correva la sua laurea ad una certa ora e ad un certo posto.....ma non ricordavo.
Perdo l'aereo e torno a casa a vicenza.
Il mattino seguente trovo un messaggio nella posta di facebook di una ragazza a cui avevo scritto, in cui mi da ora e luogo precisi. Via come un fulmine parto per la stazione dei treni...
Ore 6.32 acquisto il biglietto. Noto con stupore la quantità di gente all'interno della stazione, ma, guardo meglio, si muovevano tutti ansiosi ed increduli ed alzando lo sguardo noto sul tabellone 2-3 ritardi.
"Tipico di trenitalia" pensai.......e me ne sono salito sul mio treno che aveva un ritardo di soli 5 minuti e che sarebbe dovuto partire alle 6.51.
Cinque minuti più tardi il capotreno passa avvertendo che c'è stato un suicidioin una piccola stazione e che non sapeva quando i treni sarebbero partiti. Il semi panico incombava negli sguardi della gente che non sapeva che fare. Esco dal treno e torno in stazione: ritardi di un'ora e mezza c'eran già, la gente si muoveva agitata e parlava troppo.
Io in quel momento pensavo solo che non sarei potuto mancare!
Arrivato di corsa alla stazione autobus ho preso un biglietto peer padova e ci sono arrivato dopo un viaggio stremante di un'ora o più. Nella stazione ferroviaria di Padova si respirava aria di panico, si udivano solo voci che annunciavano cancellamenti e ritardi ulteriori. Ma finalmente passa un intercity per venice e senza pensarci 2 volte ci salto su!

Venezia S. Lucia ore 9.30 circa

Scendo di corsa dal treno e comincio a vagare a destra e a sinistra chiedendo a chiunque avessi davanti...fino a che in un quarto d'ora sono apparso di sorpresa alla facoltà, giusto 2 minuti prima che lei finisse la presentazione... è stato unico, come unica è stata la sensazione di vederla li, di fronte a me, quando sarei dovuto essere a Londra...

(mi fermo qui perchè devo cominciare a lavorare)